PACE FISCALE: PROROGA DELLE SCADENZE
LA FINANZIARIA 2023 contiene numerose misure per la definizione dei rapporti con l’Amministrazione Finanziaria, nelle diverse fasi, ante e post contestazione delle violazioni, fino al contenzioso. Il Consiglio dei Ministri, il 28 Marzo 2023, ha approvato un nuovo decreto legge che proroga le scadenze di alcune misure e presenta modifiche alla tregua fiscale, introdotta dalla Legge di Bilancio 2023.
La legge di Bilancio 2023 modificata del suesposto Decreto che ne ha prorogato le scadenze, ha infatti previsto la possibilità:
- Di definire in modo agevolato le infrazioni e le inosservanze di obblighi o adempimenti DI NATURA FORMALE, che non rilevano sulla determinazione del tributo e della base imponibile. La procedura si perfezione pagando, in una unica soluzione oppure in due rate con scadenza 31 ottobre 2023 e 31 marzo 2024, 200 euro per ogni anno che s’ intende sanare. L’istituto consente di regolarizzare le infrazioni, le irregolarità di natura formale, di competenza degli uffici dell’Agenzia delle Entrate commesse sino al 31 ottobre 2022, sempre se le stesse non siano rilevanti sulla determinazione della base imponibile, sula liquidazione e sul pagamento dei I.V.A., I.R.A.P., IMPOSTE SUI REDDITI E RELATIVE ADDIZIONALI, IMPOSTE SOSTITUTIVE, RITENUTE ALLA FONTE E CREDITI D’IMPOSTA. Possono avvalersi dell’agevolazione tutti i contribuenti, indipendentemente dall’attività svolta, dal regime contabile adottato e dalla natura giuridica.
- Di regolarizzare le dichiarazioni relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e a quelli precedenti, PURCHE’ LE RELATIVE VIOLAZIONI NON SIANO STATE GIA’ CONTESTATE ALLA DATA DEL VERSAMENTO DEL DOVUTO. La regolarizzazione può essere perfezionata con il pagamento oltre che dell’imposta e degli interessi dovuti, delle sanzioni nella misura di un diciottesimo, entro il 30 settembre 2023, in luogo del 31 marzo 2023.
- Di definire gli atti del procedimento di accertamento adottati dall’Agenzia delle Entrate, gli atti di accertamento, gli avvisi di rettifica e di liquidazione e gli atti di recupero non impugnati e ancora impugnabili al 1° gennaio 2023, divenuti definitivi per mancata impugnazione nel periodo compreso tra il 2 gennaio ed il 15 febbraio 2023, sono definibili entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto legge. Sono definibili inoltre, anche le controversie pendenti al 31 gennaio 2023 innanzi alle Corti di Giustizia Tributaria di primo e di secondo grado aventi ad oggetto atti impositivi, in cui è parte l’Agenzia delle entrate.
- Di definire in modo agevolato le controversie attribuite alla giurisdizione tributaria in cui è parte l’Agenzia delle Entrate ovvero l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, pendenti in ogni stato e grado del giudizio, compreso quello in Cassazione e anche a seguito di rinvio, attraverso il pagamento di un importo pari al valore della controversia.
La definizione agevolata si perfeziona con la presentazione della domanda e con il pagamento degli importi dovuti che, in conseguenza della proroga delle scadenze, deve essere perfezionata entro il 30 settembre 2023. Nel caso in cui gli importi dovuti superano 1.000 euro è ammesso il pagamento rateale, in un massimo di 20 rate di pari importo, di cui le prime tre da versare, rispettivamente, entro il 30 settembre 2023, il 31 ottobre 2023 e il 20 dicembre 2023 e le successive entro il 31 marzo, 30 giugno, 30 settembre e 20 dicembre di ciascun anno
La tregua fiscale prevista dal Governo Meloni, con più di dieci sanatorie, trova grazie alla proroga delle scadenze prevista dal recente decreto, nuovi margini operativi.
In alcuni casi, la pace fiscale “fai da te” è particolarmente complicata e ad alto rischio, sia perché i calcoli da fare sono complessi, sia perché gli uffici dell’Agenzia delle Entrate, a causa della carenza di personale, sono in grande difficoltà. Ben venga quindi questa proroga che permetterà a tutti i contribuenti di analizzare con più tempo le problematiche legate ai rapporti con il Fisco.
Al riguardo è opportuno evidenziare che nessuna proroga ha riguardato l’obbligo di presentazione in forma esclusivamente telematica delle delle domande per la definizione delle liti.
Lo studio ha già terminato la verifica delle posizioni debitorie nei confronti dell’Agenzia delle Riscossioni per tutti i clienti e sta fissando appuntamenti specifici con ognuno per valutarne la situazione.
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