LEGGE DI BILANCIO 2023: LE NOVITA’ IN MATERIA DI LAVORO
La Legge di Bilancio 2023 (L. n. 197/2022) ha introdotto alcune novità in materia di lavoro in favore di lavoratori, imprese e famiglie.
Ecco di seguito le principali novità riassuntive nell’ambito lavoro.
TAGLIO DEL CUNEO FISCALE
E’ stato incrementato al 2% l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori per i rapporti di lavoro dipendente, per i redditi annui fino ad euro 35.000; e al 3% per quelli fino ad euro 25.000.
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ACCESSO AL TRATTAMENTO DI PENSIONE ANTICIPATA FLESSIBILE
Sarà possibile, per l’anno 2023, ottenere il diritto alla pensione anticipata al raggiungimento di un’età anagrafica di almeno 62 anni e di un’anzianità contributiva minima di 41 anni (“pensione anticipata flessibile”, cd. quota 103).
PROROGA APE (ANTICIPO PENSIONISTICO SOCIALE)
E’ stata estesa al 31 dicembre 2023 la possibilità di accedere al trattamento erogato dall’INPS (sino al raggiungimento dell’età pensionabile) per i soggetti in specifiche condizioni che abbiano almeno 63 anni d’età e non siano già titolari di pensione diretta.
OPZIONE DONNA
E’ stata prorogata per il 2023 la possibilità di accedere al trattamento pensionistico per le lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2022, abbiano maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età anagrafica di almeno 60 anni, ridotta di un anno per ogni figlio nel limite massimo di due anni.
AGEVOLAZIONE PER L’ASSUNZIONE DI PERCETTORI DEL REDDITO DI CITTADINANZA
Per le assunzioni a tempo indeterminato e le trasformazioni dei contratti a tempo determinato a tempo indeterminato, tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023, di beneficiari del Reddito di Cittadinanza, è previsto un esonero totale (nel limite di 8.000 euro).
AGEVOLAZIONE PER L’ASSUNZIONE DI DONNE E GIOVANI E NUOVE ISCRIZIONI ALLA PREVIDENZA AGRICOLA DI PERSONALE CON ETA’ INFERIORE A 40 ANNI
Questa agevolazione è prevista per le assunzioni a tempo indeterminato e le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023, di personale femminile e giovani.
E’ stato esteso per tutto il 2023, per un periodo massimo di 24 mesi, l’esonero dal versamento del 100% dell’accredito contributivo presso l’assicurazione generale obbligatoria per l’IVS per le nuove iscrizioni di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali con età inferiore a quarant’anni.
PROROGA SMARTWORKING PER I LAVORATORI FRAGILI FINO AL 31 MARZO 2023
Fino al 31 marzo 2023, per i lavoratori dipendenti pubblici e privati cosiddetti “fragili”, il datore di lavoro assicura lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile anche attraverso l’assegnazione a diversa mansione compresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai CCNL vigenti, senza alcuna decurtazione della retribuzione.
INCREMENTO ASSEGNO UNICO E UNIVERSALE PER I FIGLI A CARICO
E’ stato introdotto un incremento del 50% dell’assegno unico per le famiglie con figli di età inferiore a un anno e per i figli con una età compresa da uno a tre anni per le famiglie con tre o più figli e con ISEE fino a 40.000 euro.
E’ prevista anche una maggiorazione del 50% dell’assegno unico per le famiglie con 4 o più figli. Sono confermate e rese strutturali le maggiorazioni dell’assegno unico per ciascun figlio con disabilità a carico senza limiti di età.
CONGEDO PARENTALE
E’ previsto un ulteriore mese di congedo facoltativo di maternità o, in alternativa, di paternità, retribuito all’80%, fino al sesto anno di vita del bambino.
RIFORMA REDDITO DI CITTADINANZA
Dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023,il reddito di cittadinanza è riconosciuto nel limite massimo di 7 mensilità, ad eccezione dei nuclei familiari al cui interno vi siano persone con disabilità, minorenni o persone con almeno sessant’anni di età.
I soggetti beneficiari devono essere inseriti, per un periodo di sei mesi, in un corso di formazione o di riqualificazione professionale; in caso di mancata frequenza , il nucleo familiare del beneficiario del reddito di cittadinanza decade dal diritto alla prestazione.
Per gli appartenenti alla fascia di età compresa tra 18 e 29 anni che non hanno adempiuto all’obbligo di istruzione, l’erogazione del reddito di cittadinanza è subordinata anche all’iscrizione e alla frequenza di percorsi di istruzione degli adulti di primo livello, o comunque funzionali all’adempimento del predetto obbligo di istruzione.
Il beneficio del reddito decade anche nel caso in cui sia rifiutata la prima offerta di lavoro.
Il reddito di cittadinanza sarà abrogato il 1° gennaio 2024.
UNA TANTUM PER I DIPENDENTI PUBBLICI
Nel solo anno 2023, sarà erogato un compenso una tantum, da corrispondere per tredici mensilità, nella misura dell’1,5 per cento dello stipendio con effetti ai soli fini del trattamento di quiescenza.