Anche le partite IVA che applicano la flat tax entrano tra i soggetti obbligati all’e-fattura, accanto ai contribuenti in regime di vantaggio e alle associazioni sportive dilettantistiche.

Il nuovo decreto approvato dal Consiglio dei Ministri del 13 aprile 2022 – contenente ulteriori misure per l’attuazione dei 45 obiettivi del PNRR previsti per il primo semestre dell’anno -introduce una serie di novità ed interventi contro l’evasione fiscale.

Di cosa si tratta 

Come indicato negli allegati della Relazione al Parlamento sull’attuazione del PNRR, delimitare ulteriormente il perimetro dei soggetti esonerati dall’obbligo di fatturazione elettronica è una dellepossibili vie per il contrasto all’evasione in materia di IVA.

L’estensione dell’obbligo, già autorizzata dall’Europa, rientra quindi a pieno titolo tra le misure necessarie all’attuazione del PNRR alla quale si affianca l’introduzione delle sanzioni per mancato utilizzo del POS a partire dal 30 Giugno.

Stando alla bozza del decreto, l’esonero dovrebbe in ogni caso continuare ad applicarsi ai titolari di partita IVA che applicano la flat tax fino a 25.000 euro di ricavi e compensi.

Una parte dei forfettari, quindi, potrebbe quindi continuare ad emettere fatture in modalità analogica.

 

In attesa del testo definitivo del decreto per le dovute conferme, tra le ulteriori novità previste dalla bozza c’è un periodo di parziale “moratoria” dall’applicazione delle sanzioni.

Nello specifico, viene previsto che per il terzo trimestre del periodo d’imposta 2022, ossia dal 1° luglio e fino al mese di settembre, l’emissione della fattura elettronica per i nuovi soggetti obbligati sarà consentita entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione.

Il termine di emissione fissato in via ordinaria a 12 giorni dalla data di effettuazione dell’operazione si allunga quindi temporaneamente e fino al mese successivo non si applicheranno le sanzioni previste dall’articolo 6, comma 2 del decreto n. 471/1997.

Si ricorda che in caso di tardiva emissione della fattura elettronica la sanzione prevista va dal 5 al 10 per cento dei corrispettivi non documentati o registrati.

L’importo va da 250 a 2.000 euro quando la violazione non rileva ai fini della determinazione del reddito.

Come già evidenziato, per la conferma delle novità è fondamentale attendere la pubblicazione del testo ufficiale del decreto PNRR approvato il 13 aprile 2022.