Il coronavirus SARS-CoV-2, responsabile della sindrome COVID-19, provoca un’infezione delle vie respiratorie che può comportare, tra i vari sintomi che caratterizzano inizialmente la malattia, febbre (superiore ai 37,5°), dolori muscolari, tosse secca, raffreddore e mal di gola, qualche caso di nausea fino a complicazioni a livello polmonare.

 

La diffusione dell’infezione, ha portato alla sottoscrizione di un Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro, firmato da Sindacati e imprese in accordo con il Governo.

 

Una delle misure previste dal Protocollo condiviso è la possibilità di misurare la temperatura corporea dei lavoratori prima dell’ingresso sul luogo di lavoro.

 

L’INAIL ha messo a disposizione un video informativo con le indicazioni operative per effettuare la misurazione della temperatura corporea in modo adeguato.

 

Le modalità tradizionali di misurazione della temperatura corporea, che prevedono il contatto fisico tra il dispositivo e il soggetto, non sono compatibili con le norme di igiene e prevenzione attualmente adottate.

 

È necessario perciò munirsi di dispositivi progettati per rilevare la temperatura corporea a distanza, quali ad esempio termocamere o termometri a infrarossi, che siano marcati CE e con un grado di precisione medicale II A/B.

 

Successivamente, mettere in atto la seguente procedura:

 

  • Allestimento check point: allestire uno spazio dedicato separato dall’ingresso, sanificabile, dove mantenere una temperatura costante e idoneo a rispettare la distanza di sicurezza tra il lavoratore e l’operatore.
  • Procedura per la rilevazione della temperatura con termometro IR (INFRAROSSI):
  • accendere il dispositivo medico 10 minuti prima dell’uso in modo che possa adeguarsi alla temperatura dell’ambiente;
  • far accedere i lavoratori all’area dedicata uno alla volta, facendoli stazionare qualche minuto nel check point per acclimatarsi alla temperatura dell’ambiente;
  • utilizzare la stessa area corporea di misurazione per tutti i lavoratori, evitando il contatto diretto tra le persone e con lo strumento;
  • la rilevazione della temperatura può essere effettuata nella parte centrale della fronte o in corrispondenza della piega interna del polso, mantenendo una distanza variabile da 1 a 5 cm;
  • ripetere l’operazione 2 volte per minimizzare i possibili errori nella misurazione, tenendo sempre in considerazione il valore più alto.

 

Se la temperatura dovesse superare i 37,5° effettuare nuovamente una doppia rilevazione e assumere il valore maggiore tra i due rilevati. Qualora la temperatura non scenda, il lavoratore dovrà essere immediatamente isolato e dotato di mascherina.

 

Dopo circa 10 minuti ripetere la misurazione con le stesse modalità sopra descritte.

 

La temperatura normale di un individuo in stato di salute, rilevata con termometri ad infrarossi, varia tra i 35° e i 37°; valori notevolmente differenti da questi possono determinare febbre ma anche anomalie dello strumento o erronee procedure di misurazione.

 

È in ogni caso fondamentale la responsabilità individuale di ciascuno di monitorare il proprio stato di salute e di adottare tutte le misure di prevenzione previste e necessarie.

 

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